Sembrano giganteschi ragni, con lunghe gambe sul mare e possono sopportare la potenza delle onde e le esplosioni fredde del vento di nord-ovest. Sono i Trabucchi, queste antiche macchine da pesca che troviamo su tutta la costa del Gargano.
A differenza di quelli della costa abruzzese e molisana, i Trabucchi del Gargano sono direttamente ancorati alla roccia da grossi tronchi di pino di Aleppo. Lo stesso legno viene utilizzato per costruire la piattaforma e le braccia lunghe che si muovono a diversi metri sopra il mare, chiamate antenne, che supportano una grande rete a maglia fine. L’enorme presenza di pini di Aleppo nella zona era senza dubbio un fattore decisivo nella scelta del legno, fornendo molta materia prima per costruire queste impressionanti macchine. Ma non solo: questo legno è resistente all’aria salata, facile da modellare e molto flessibile, in modo da poter affrontare le tempeste violente e il forte vento nord-ovest.
I Trabucchi tradizionali sono stati ampiamente utilizzati fino agli anni ’40, quando furono gradualmente sostituiti da moderne imbarcazioni da pesca e poi abbandonati. Rimasero dove erano, elementi silenziosi del paesaggio, come gli scheletri neri dei mostri marini. Oggi alcuni Trabucchi hanno una nuova vita. Alcuni sono stati ripresi per conservare le vecchie tradizioni di pesca, altri sono stati trasformati in ristoranti romantici che servono pesce appena pescato, illuminati di notte da un gioco intelligente di luci che li rendono assomiglianti a sculture contemporanee. La legge regionale approvata il 27 gennaio 2015 riconosce i Trabucchi del Gargano come parte del patrimonio della regione, aggiungendoli all’elenco di beni storici e ambientali.
Dove trovarli?
Numerosi trabucchi si trovano nella zona tra Peschici e Vieste. Uno di loro, noto come il Trabucco di Monte Pucci si trova sulla costa a ovest di Peschici, aggrappato al promontorio di Monte Pucci appunto. A Est della città, sulle punte rocciose della bellissima baia di San Nicola, troviamo il trabucco di San Nicola costruito sulla costa. Più di uno, di questi antichi dispositivi di pesca, possiamo trovarli più avanti lungo la costa frastagliata, meravigliosamente disposti tra rocce e mare: il Trabucco di Manaccora, aggrappato ad un promontorio stretto che separa le spiagge di San Nicola e Manaccora, il Trabucco di Cala Lunga, il piccolo Trabucco Punta Usmai vicino alla torre saracena con lo stesso nome e il Trabucco Forcichella su un promontorio rotondo a circa 8 km a est della città di Peschici.
Continuando verso Vieste, il Trabucco dell’isola della Chianca si trova di fronte alla famosa spiaggia di Scialmarino. A est della spiaggia si trova la penisola di Porticello, sito del Trabucco di Porticello o Scialmarino e del Trabucco Tufara. . Altri dispositivi di pesca si trovano sulle sponde di roccia lungo la costa proseguendo verso Vieste: il trabucco Molinella, il trabucco di Punta Lunga e, in prossimità dell’area urbana, il trabucco di San Lorenzo, sul promontorio alla fine della spiaggia di San Lorenzo (Lungomare Europa). Vicino al porto di Vieste vi è il trabucco del Faro, oggi un’attrazione turistica popolare. Dietro il monastero di San Francesco troviamo il trabucco di San Francesco, considerato come uno dei più antichi dell’intero Gargano.
Non è rimasto molto dei Trabucchi che un tempo popolavano anche la costa sud di Vieste, abbandonati al loro destino forse per via di una costa più tortuosa è scomoda di quella nord. Tuttavia è ancora possibile vedere il Trabucco Punta la Testa, appeso al promontorio che segna il punto più orientale del Gargano, dove il paesaggio selvaggio e meraviglioso, circondato da vecchi pini d’Aleppo e immerso nel dolce profumo della macchia mediterranea resta incantevole in qualsiasi stagione dell’anno.