Gargano: La montagna del sole
La linea retta di spiagge che scendono verso sud lungo la costa adriatica italiana in Puglia si arresta improvvisamente. Le pianure pianeggianti, che crescono di cereali del Tavoliere, così essiccate e bruciate in estate, cedono alle colline rocciose coperte di foreste antiche di migliaia di anni.
Raramente in Italia il confine tra le diverse aree è così marcato, per questo il Gargano, “la montagna del sole” è un mondo a sé, una sotto-regione con un proprio paesaggio e un ambiente originale e ben definito.
Completamente separata dagli Appennini, lo sperone d’Italia appare come una collina compatta, i cui punti più alti sono il Monte Calvo (1.065m) e Montenero a 1.014 metri sul livello del mare. A nord-ovest, le ampie terrazze calcaree della penisola pendono gradualmente verso i laghi lagunari poco profondi della Laguna di Lesina e di Varano.
Rimane solo una parte della magnifica foresta che un tempo copriva l’intero promontorio ma la Foresta Umbra con la sua flora millenaria domina ancora il paesaggio del Gargano grazie alla sua pura grandezza e splendore arboreo. Anche oggi, malgrado un orrendo incendio nel 2007, è ancora una delle caratteristiche principali del Gargano. I suoi fitti e lussureggianti alberi di faggio, rovere, quercia e carpino, spesso alti più di 30 metri, sono parte integrante della Foresta Umbra, uno dei simboli di questa terra, tanto da diventare quest’anno patrimonio dell’umanità UNESCO.
Oltre a questi giganti verdi, l’area ospita un’altra caratteristica insolita: più di 80 specie e 17 diversi tipi di orchidee selvagge, una festa per naturalisti e fotografi. Questa vasta area di circa 12.000 ettari è popolata da molti animali, tra cui volpi, lepri, cinghiali, gatti selvatici, varie specie di rettili e numerosi uccelli.
Il paesaggio costiero è un mare di macchia mediterranea dolce e profumato, con cespugli sempreverdi. Lungo la costa orientale, nelle dune che separano i laghi costieri di Lesina e Varano dal mare, e nelle zone aride sub-montagnose, troviamo alcune delle più grandi distese di pino di Aleppo in Italia. Le colline rocciose della costa nord si snodano fino alle lagune, un terreno perfetto per la coltivazione di frutta e verdura.
Mandorle, olive, alberi da frutto e molti tipi di verdure vengono coltivati nei pressi delle città, creando un paesaggio agricolo tipico e ben conservato, in particolare le piantagioni di agrumi attorno a Vico del Gargano, Rodi e Ischitella.
Protetta da pareti di pietra basse, questo è il luogo dove si trovano i preziosi boschetti delle arance “Bionda del Gargano” e “Duretta” e dei limoni “Femminello”. Il “Femminello” è presidio slowfood ed è promosso da un consorzio dedicato.
La fauna selvatica attorno alla costa è particolarmente diversa, con gabbiani, cormorani e falchi pellegrini che nidificano nelle alte falesie che proteggono la riva orientale; nel Gargano vivono un totale di 170 specie di uccelli differenti, tra cui molti rapaci e cinque specie di picchio.
Questa straordinaria varietà di habitat naturali e paesaggistici con le loro numerose piante e animali rari è il grande tesoro del Gargano. Il Parco Nazionale del Gargano è stato creato nel 1992 per proteggere e promuovere il suo immenso patrimonio naturale e culturale.
Isole Tremiti
Precipizi rocciosi e scogliere a forma di vento, grotte e barriere coralline, un profondo e rigoglioso fondale marino straordinariamente ricco di flora e fauna marina – il mare delle Isole Tremiti, veri gioielli del Mediterraneo, è semplicemente indimenticabile. Solo le prime due delle cinque Isole dell’arcipelago – San Nicola, San Domino, Capraia, la roccia di Cretaccio e l’isola di Pianosa, la più orientale e la più remota, sono abitate. Le Isole Tremiti sono state dichiarate Area Marina Protetta e sull’isola di Pianosa, riserva marina speciale, non è consentito nuotare, pescare o navigare a meno di 500 metri dalle sue sponde (solo gite organizzate e autorizzate dall’autorità del parco marino).